Cari colleghi, parenti, pazienti e amici di Armando,
siamo certi che quasi la totalità del personale di questo ospedale abbia potuto conoscere
ed apprezzare la professionalità e l’umanità del nostro caro Armando.
Non c’è reparto di questo e di altri ospedali di Milano e non solo di Milano, che non l’abbia
mai contattato per dei casi clinici mai semplici e ai quali Armando dava sempre la sua
massima disponibilità nell’affrontarli.
Al Professor D’Angelo gli sono riconosciute le più ampie e aggiornatissime conoscenze e
competenze nel campo dell’emostasi e della trombosi, che ha contribuito a sviluppare sia
a livello nazionale che internazionale, sono infatti innumerevoli i lavori scientifici pubblicati,
le ricerche di base e cliniche in cui figurava come principal investigator, i numerosi giornali
scientifici per i quali faceva da revisore, per non parlare dei congressi che organizzava o ai
quali veniva immancabilmente invitato come relatore.
Che dire poi dell’attività didattica, alla quale particolarmente teneva? Tanti studenti e
dottorandi si sono appassionati alla sua materia di cui era indiscutibile maestro e molti
laureandosi o specializzandosi hanno proseguito con impegno l’attività non solo clinica ma
anche di ricerca.
Il suo laboratorio di Ricerca Trombosi all’interno dell’ospedale e di cui era orgogliosissimo,
nonostante le fatiche di Armando e Patrizia per recuperare i fondi finanziari necessari, è
stato ed è punto di riferimento storico per moltissimi ricercatori nazionali e internazionali ed
ha fornito dati importanti e significativi per l’avanzamento delle conoscenze scientifiche.
Il suo bel carattere forte, energico, inclusivo, determinato ma mai prevaricante, lo rendeva
a tutti assai simpatico e sempre pronto alla battuta ilare persino nei congressi dove la sua
rigorosità scientifica e le sue considerazioni destavano unanime interesse e venivano
sempre valorizzate.
Nei riguardi dei nostri pazienti, Armando, è stato nel lontano 1992 il promotore e fondatore
dell’AIPA Milano San Raffaele, l’associazione dei pazienti anticoagulati, che ha sempre
intelligentemente favorito e incoraggiato nel loro operare all’interno dell’ospedale.
Riguardo il nostro gruppo di medici, biologi e tecnici, che ha creato e che esiste da oltre 30
anni, Armando, nonostante oramai fosse da tempo in pensione, non ci ha mai fatto sentire
“orfani”, ci ha sempre guidato e si è reso disponibile per ogni dubbio o confronto sia
professionale che umano.
Ora ci sentiamo immensamente “orfani” sia del suo apporto professionale che umano, ci
mancheranno le sue competenti parole e argomentazioni praticamente su tutto: la musica,
rigorosamente classica e operistica; l’arte; i consigli per un buon libro da leggere;
indimenticabile la visita di tutto il nostro gruppo e da lui guidata, alla cappella Brancacci di
Firenze in occasione di un congresso.
Ciao Armando ci mancherai immensamente.
Dott. Luciano Crippa
https://www.siset.org/dangelo.html